giovedì 3 gennaio 2013

Piani di Zona: “non è mai troppo tardi” !

Sede della Regione Campania, Santa Lucia (NA)

Finalmente è arrivata! Si tratta di una nota operativa da parte della Regione Campania, a firma del Dirigente del Settore, dott. Antonio Oddati, indirizzata a tutti i Comuni della Regione. La nota fornisce indicazioni operative rispetto ai nuovi Ambiti Sociali Territoriali e all’avvio, nonché gestione, dei servizi nelle more dell’approvazione del Piano Sociale Regionale. La comunicazione è pervenuta il 31 dicembre, alle ore 13. 00 circa e, quindi, pubblicata sul sito Web istituzionale della Regione Campania. Da questa, in verità, si attendeva “qualcosa” già da molto tempo. Nello scorso luglio, con delibera di Giunta regionale n. 320 era stata ridisegnata la configurazione degli Ambiti Territoriali. Si trattava, quindi, di definire la fase di transizione tra il vecchio ed il nuovo. Ci si attendeva dalla Regione soprattutto il Piano Sociale Regionale per il prossimo triennio (2013-2015) con il riparto, altresì, delle risorse per ciascun Ambito. In assenza del Piano Sociale Regionale e dell’indicazione delle risorse, considerando il drastico dimezzamento del Fondo Nazionale Politiche Sociale, si temeva (si teme) la messa a repentaglio dei servizi essenziali alle persone. Per questi motivi, il giorno di Santa Lucia (13 dicembre) i Piani Sociali di Zona si diedero appuntamento presso la Sede della Presidenza della Regione, a Santa Lucia, dando vita al “presidio di Santa Lucia”. La delegazione fu ricevuta non dal Presidente Caldoro (altrove per impegni istituzionali), ma dal dott. Santangelo (segreteria Presidenza). Nel frattempo si attende tuttora lo sblocco dei fondi nazionali “depositati” presso la Regione e che la stessa non ha trasferito ai Piani per l’anno 2012. Ora la nota, di cui sopra, offre qualche lume. Il Piano Sociale Regionale  è all’attenzione della VI Commissione per il previsto parere; quindi, si attenderà ancora qualche mese. “Per quanto riguarda le risorse a disposizione per il nuovo triennio, si informa che è stata recentemente approvata dalla Camera dei Deputati, in via definitiva, la legge di stabilità, con la quale si prevede per il 2013, uno stanziamento pari a E. 300 mln di FNPS. Saranno inoltre stanziati E. 275 mln per gli interventi relativi al FNA (Fondo per le non autosufficienze), ivi inclusi quelli a sostegno delle persone affette da scelorosi multipla amiotrofica. Di tali somme si prevede, sulla base dei passati riparti, che circa 25 mln di FNPS e circa 30 mln di FNA saranno destinati alla Regione Campania.”  Per quanto concerne i servizi c’è immediatamente un notevole lavoro da porre in atto. “Si ritiene opportuno, recita la nota, che, almeno i servizi essenziali, tra cui vanno senz’altro considerati i LEA socio sanitari, vengano già programmati ed avviati. Pertanto, i nuovi Ambiti…. provvedono ad organizzare e far partire i servizi, che confluiranno poi nel prossimo Piano di Zona”. E’ tradizione dei Piani Sociali di Zona della nostra Provincia, come la stessa normativa prescrive, che tale programmazione avvenga in concertazione tra i soggetti sociali (terzo settore, mondo del volontariato, sindacati e cittadini). E’ un patrimonio di condivisione che non va in alcun modo disperso. “Il passaggio dei servizi dal “vecchio” al nuovo Ambito avviene tramite forme di concertazione tra gli stessi, finalizzate ad assicurare, quanto più possibile, che nei servizi offerti non via sia soluzione di continuità. Le fattispecie concrete di transizione, prosegue la nota, andranno disciplinate negli atti con cui verranno costituiti i nuovi Ambiti, in particolare nella Convenzione e nell’Accordo di Programma”. Si tratta di un lavoro molto delicato, per evitare brusche interruzioni dei servizi a danno dei cittadini. Lavoro delicato anche per gli aspetti amministrativi e finanziari, nonché per il buon andamento degli interventi e dei progetti ancora in atto. “Gli Ambiti che termineranno (che hanno terminato, n.d. r.) i servizi con il termine dell’anno 2012 potranno prorogare gli stessi facendo ricorso ad economie (da verificare, n.d.r.)  conseguite nel corso del triennio di attuazione del Piano Sociale Regionale, sia sulle risorse trasferite dalla Regione che dai Comuni, oppure, in assenza o insufficienza di queste, alla compartecipazione comunale per l’anno 2013, in termini dei dodicesimi corrispondenti alle mensilità per cui viene effettuata la proroga, la quale potrà poi essere scomputata da quella da trasferire al nuovo Ambito”. Gli Ambiti, quindi, potranno prorogare i precedenti servizi, nelle more della nuova programmazione. E’ una scelta in capo alla responsabilità dei Sindaci, onde garantire i fondamentali diritti sociali delle loro comunità. “Non è mai troppo tardi”, diceva il maestro Manzo. Buon lavoro e buon anno!       

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