Autonomie locali e welfare territoriale: il connubio è stretto, strettissimo; possiamo affermare, con assoluta certezza, che il sistema integrato dei servizi alla persona è la nuova frontiera dello sviluppo locale: dalle politiche di assistenza domiciliare alle persone anziane a quelle di accoglienza e promozione dell’infanzia, ovvero le politiche di accompagnamento alle famiglie, per i servizi di cura e per la conciliazione dei tempi di educazione e di lavoro, sino alle azioni di sviluppo interculturale, per la coesione delle comunità. Politiche nonpolitica, per significare e sottolineare l’anello culturalmente unitivo e propulsivo del sociale. Forti di questa convinzione, entriamo in una nuova fase del nostro sodalizio, da organizzazione di volontariato ad associazione di promozione sociale: “Per l’Intrapresa/ScuolaPermanente per le Autonomie Locali”. Sin dagli inizi degli anni 90, nel territorio siamo stati gli anticipatori dei contenuti e delle prassi successivamente sancite, nel 2000, dall’entrata in vigore della L. 328, per la realizzazione del sistema integrato dei servizi sociali e socio sanitari. A distanza di oltre dieci anni, sono evidenti criticità e contraddizioni; tuttavia, sarebbe miope, molto miope non riconoscere il processo positivo messo in atto nei territori, consolidando le forme di integrazione interistituzionale. “Per l’Intrapresa/Scuola Permanente per le Autonomie Locali” intende rappresentare un presidio culturale, onde affiancare e sostenere i soggetti istituzionali e le formazioni intermedie, promuovendo il capitale umano, prima e fondamentale risorsa della democrazia comunitaria, sviluppando, altresì, le reti interistituzionali e socio istituzionali. Sarà un percorso su un duplice binario: da un lato, la campagna di sensibilizzazione alla cittadinanza solidale “Buongiorno Democrazia”, canale di comunicazione sul web, onde assicurare spazi di riflessione, giudizi, confronti; dall’altro, momenti e luoghi “fisici” di incontri ed approfondimenti, per potenziare i processi di concertazione e co-valutazione dei servizi e degli interventi, sostenendo la cultura del “progettare con”. Così, dipaniamo il filo di una “scuola di pensiero”, dando socialmente spazio all’idea dell’Intrapresa, ossia valorizzando la capacità di iniziativa istituzionale ed economico-solidale. Sarà un dialogo “globale”, cui parteciperanno i soggetti sociali che hanno dato vita alla fase di concertazione del Piano Sociale di Zona Ambito S4 (dialogo aperto anche ad altre realtà territoriali), in rapporto dialettico costante con il livello di governo. Ci guida una certezza: il welfare locale è un bene pubblico; è diritto-dovere difenderlo, favorendo forme sempre più incisive di dialogo e di governance, contribuendo, quindi, al rinvigorimento della “rete”, soggetto strategico per affrontare e vincere le sfide delle opportunità europee. Meno di questo è la disfatta delle Autonomie Locali, autoriducendosi ad un ruolo meramente burocratico, fuori dalle vie di comunicazione del ben essere e dello sviluppo.
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