Nella società contemporanea le religioni hanno uno spazio pubblico fino ad ieri sconosciuto, pur vivendo noi europei in società con forte eredità cristiana. Nel contesto dell’imponenza dei flussi migratori, l’impatto tra culture diverse assume anche aspetti contraddittori, ambigui, scontrandosi con spinte integraliste e fondamentaliste. Perciò, porre a tema l’incidenza del fatto religioso nelle nostre società significa rispondere alle dinamiche che la stessa globalizzazione pone. L’umanità al bivio: le religioni terreno di incontro/confronto o scontro? Non è una risposta che possiamo lasciare agli “addetti” ai lavori. I nostri figli a scuola sono i primi protagonisti interessati alla risposta. Il senso religioso “muove”, come mai era avvenuto nella storia, uomini, popoli e culture. Risorsa o minaccia per le democrazie di tradizione occidentale? Il Cardinale Montini, già agli inizi degli anni 50 del novecento, invitava alla “riabilitazione razionale del senso religioso”. Espressione magistrale e compito fondamentale. Valeva per i cattolici, valeva e vale per ogni uomo e donna. L’evidenza razionale del senso religioso è la “critica” più penetrante e costruttiva all’integralismo politico-religioso.

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