
Il dialogo tra le civiltà è il tema dominante nella società contemporanea globalizzata. E’ ormai pleonastica l’affermazione: “viviamo nel villaggio globale”. Tutto è vicino a noi; tutto si mescola con noi. Al dialogo si contrappone lo “scontro di civiltà”, con effetti devastanti e terrificanti. In questo dialogo-scontro determinante è il rapporto tra le religioni. Esse rappresentano una chiave determinante, probabilmente quella fondamentale, per la pace nel mondo e per la democrazia nei Paesi occidentali di tradizione democratica. Il “sentimento” religioso assume una valenza pubblica di dimensioni straordinarie. Pretende di delimitare la religiosità nel chiuso della sfera individuale, è pensiero fuori dalla realtà, assolutamente irrazionale. Non si tratta di confondere fede e politica, piegando l’una in posizione di sudditanza all’altra, in forma alterna. Appare, invece, necessario ed urgente un grande confronto pubblico, procedendo razionalmente all’affermazione di una nuova laicità. E’ il tema saliente per la democrazia. Ignorarlo significa far prevalere le spinte fondamentaliste contro il bene comune.
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