“Je suis Charlie”. Ha fatto il giro
del mondo, secondo tutte le modalità possibili. Espressione planetaria, per
esternare emozione, dolore, sgomento, rabbia. “Social catena” contro il
terrore. In questo “grido” oceanico, ha fatto capolino la “formula” sintetica
del pensiero cartesiano, dogma universalistico: “Je pense donc je suis”. E’ la
suggestione che l’arte del pensiero esercita sull’animo umano; grandezza
infinta che connota l’essere umano. Tuttavia, noi preferiamo ed amiamo il
percorso della ragione descritto da uno dei grandi filosofi francesi del
novecento, Jean Guitton, nella sua opera “L’arte del pensare”: “L’uomo
ragionevole è colui che sottomette la ragione all’esperienza”. Senza un
criterio regolatore e correttivo, il pensiero diventa ideologia fino al
fanatismo, al fondamentalismo. L’esperienza è il cammino di consapevolezza del
proprio Essere; osservando lealmente l’esperienza ci accorgiamo che il senso
dell’umano, ovvero la ricerca del bene, dell’uguaglianza, della fraternità, viene
prima delle interpretazioni del “libero” pensiero; viene prima delle gabbie politico-religiose,
accomunando tutti gli uomini e tutte le donne, continuamente correggendo ed
indirizzando la ragione nella direzione giusta. Non è un teorema, bensì il
cammino della civiltà.domenica 1 febbraio 2015
Je suis!
“Je suis Charlie”. Ha fatto il giro
del mondo, secondo tutte le modalità possibili. Espressione planetaria, per
esternare emozione, dolore, sgomento, rabbia. “Social catena” contro il
terrore. In questo “grido” oceanico, ha fatto capolino la “formula” sintetica
del pensiero cartesiano, dogma universalistico: “Je pense donc je suis”. E’ la
suggestione che l’arte del pensiero esercita sull’animo umano; grandezza
infinta che connota l’essere umano. Tuttavia, noi preferiamo ed amiamo il
percorso della ragione descritto da uno dei grandi filosofi francesi del
novecento, Jean Guitton, nella sua opera “L’arte del pensare”: “L’uomo
ragionevole è colui che sottomette la ragione all’esperienza”. Senza un
criterio regolatore e correttivo, il pensiero diventa ideologia fino al
fanatismo, al fondamentalismo. L’esperienza è il cammino di consapevolezza del
proprio Essere; osservando lealmente l’esperienza ci accorgiamo che il senso
dell’umano, ovvero la ricerca del bene, dell’uguaglianza, della fraternità, viene
prima delle interpretazioni del “libero” pensiero; viene prima delle gabbie politico-religiose,
accomunando tutti gli uomini e tutte le donne, continuamente correggendo ed
indirizzando la ragione nella direzione giusta. Non è un teorema, bensì il
cammino della civiltà.
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