Nei tornanti più difficili della storia del nostro Paese, il
richiamo al cattolicesimo politico è tema ricorrente. Ne ha parlato
il Cardinal Bassetti in conferenza stampa, al termine dell’assemblea
dei Vescovi italiani: “Una nobile tradizione, pur tra tradimenti”,
evidenziando, altresì, che la scomposizione politica dei cattolici
non ha giovato all’Italia. Non è mancato il richiamo a La Pira, a
don Sturzo, a De Gasperi, a Moro. La vicenda storica del
cattolicesimo politico nacque da una vita: le leghe bianche, le
scuole popolari, le banche di credito cooperativo …. . Una
sensibilità, una storia di impegno e di opere che nei lavori della
Costituente condusse all’affermazione teorica ed alla
valorizzazione storica dei corpi intermedi. Alla Costituente Moro era
l’oratore ufficiale della Democrazia Cristiana, attingendo da
questa tradizione l’elaborazione dei principi fondanti
l’architettura politico-costituzionale dello Stato. Come non
ricordare il lungo percorso intrapreso da Giovanni Battista Montini
nel preparare una generazione di giovani all’impegno politico?
Percorso di “umanesimo integrale”, secondo i fondamenti
teorico-filosofici e nei risvolti pratici, riattualizzando la lezione
tomista di visione organica della società e della democrazia.
Andreotti disse che “colpire Moro significava dare un colpo mortale
al cattolicesimo politico”. “Pur tra tradimenti”, come dice
Bassetti, è evidente che il cattolicesimo politico, nelle sue
espressioni più significative, nacque da una vita, da radici
sociali, culturali e filosofiche, che arricchivano la convivenza
civile del Paese, alimentandone il tessuto connettivo e, prima
ancora, lo stesso animus costitutivo. Nel contesto attuale, ha senso
parlare di cattolicesimo politico? Esso si è estinto, prima ancora
che per cause esterne, per responsabilità del personale politico e
per mancanza di lungimiranza in chi aveva responsabilità educative.
Ora, non si tratta di rieditare forme di un passato che non c’è
più, bensì di dar vita e sostenere qualcosa di nuovo. Alla
presentazione del Rapporto sui giovani al Sud, a cura della
Fondazione per la Sussidiarietà, con interventi a Napoli di Borgomeo,
Vittadini, e Giannola, Carlo Borgomeo ha sottolineato che “il
capitale umano-sociale è la premessa dello sviluppo”: “tante
esperienze di gratuità hanno condotto a forme di imprenditoria
innovativa. Chi l’avrebbe mai pensato?” Accompagnare, sostenere e
valorizzare, sul piano sociale ed intellettuale, educando ad una
ragione aperta, questo movimento personale e sociale è il compito
politico per eccellenza. Non appena un partito, bensì il moto di
uomini e donne al lavoro nel lavoro, grazie ad esperienze di vita
umanamente attraenti e suggestive, per la forza dell’Ideale verso
cui il cuore costantemente si “pro-tende”. Una sfida per tutti,
avvicinando e stimando ogni frammento di bene comune ovunque si
manifesti. E’ questo il fattore umano decisivo nei tornanti
difficili della storia di un popolo, quando prevalgono confusione,
caos e perdita di prospettiva. Da più parti, si sente parlare di
“fronte repubblicano” contro il “fronte populista”, per
salvare la Costituzione. E’ il modo per perpetuare quel bipolarismo
manicheo che da oltre 20 anni infetta la dialettica politica,
distruggendo i valori e le ragioni di una convivenza concorde. Non ci
affascinano queste “sirene” e continuiamo, giorno per giorno, nel
gusto dei gusti: costruire con passione, non contro qualcuno; per noi
stessi, per le persone che amiamo, per il bene comune, partecipando
alla costruzione della polis e facendo crescere in essa la civiltà
del lavoro, dell’intrapresa e dell’economia civile.

caro Direttore condivido pienamente la tua analisi e la tua prospettiva. Aggiungo che in un tempo di crollo delle evidenze, anche il bene comune, la polis, la civiltà del lavoro, dell'intrapresa e della economia civile rischiano di essere parole vuote. Forse ciò che occorre innanzitutto sono uomini che incarnano queste cose nella vita quotidiana che è sempre il campo di battaglia più difficile ma anche più affascinante. Un caro saluto
RispondiEliminaApprofondiamo. Mi piace approfondire quanto ho scritto. "un moto di uomini e donne al lavoro nel lavoro, grazie ad esperienze di vita umanamente attraenti e suggestive, per la forza dell'Ideale verso cui il cuore costantemente si "pro-tende". Grazie!
Elimina